Stanno per scadere i termini dell’accordo di proroga della moratoria sui mutui tra l’Abi, Associazione Bancaria Italiana, ed una dozzina di associazioni dei consumatori; nata come misura anticrisi, la moratoria ha sinora permesso a decine di migliaia di famiglie di tirare il fiato attraverso la sospensione per dodici mesi del pagamento delle rate. Ma il termine ultimo per la presentazione delle domande, nel rispetto dei requisiti, scade il prossimo 31 luglio 2011, ragion per cui c’è grande attesa per capire se la moratoria sarà ulteriormente prorogata o se saranno adottate misure differenti per sostenere le famiglie in una fase congiunturale, economica ed occupazionale che rimane ancora non facile.
E’ dall’1 febbraio del 2010 che la moratoria sui mutui per la prima casa ad uso residenziale è attiva, ma ora ci si chiede cosa accadrà dopo il 31 luglio del 2011 visto che ancora in materia di mutui ci sono molte famiglie che a fatica riescono a fine mese a saldare la rata. Questo anche perché, riguardo ai mutui a tasso variabile, i tassi di interesse sono cresciuti ed in merito le prospettive per il futuro appaiono tutt’altro che rosee visto che la Bce ha cambiato il proprio orientamento sul costo del denaro.
Per chi volesse presentare domanda entro il 31 luglio del 2011, per l’accesso alla moratoria, ricordiamo che occorre rispettare il requisito di reddito, non superiore ai 40 mila euro annui, ma anche quello relativo a fatti negativi all’interno del nucleo familiare che si sono verificati entro e non oltre il 30 giugno del 2011. Trattasi, tra l’altro, della perdita del posto di lavoro, decesso del mutuatario, riduzione dell’orario di lavoro o insorgere di condizioni di non autosufficienza. E se non si rispettano i requisiti di accesso, e si è comunque in difficoltà con il mutuo, è bene tentare la strada della surroga oppure la rinegoziazione chiedendola alla banca dove il finanziamento ipotecario è stato acceso.