Gli italiani fanno spesso una gran confusione sui termini utilizzati in campo finanziario. La mancanza di educazione finanziaria può spingere il risparmiatore a effettuare scelte di investimento inconsapevoli e in molti casi anche a non conoscere bene i prodotti finanziari che si stanno acquistando. Ciò vale anche per i mutui finalizzati all’acquisto della casa. Infatti, secondo quanto emerge dall’indagine condotta da IPR Marketing, per Plus24 – Il Sole 24 Ore, 4 italiani su 10 non conoscono il tasso del loro mutuo.
Il 38% del campione intervistato ha dimostrato di non sapere a quale parametro è indicizzato il proprio mutuo. D’altronde se la BCE taglia i tassi di interesse, il tasso del mutuo potrebbe restare invariato se il contratto è legato all’andamento Euribor e non al tasso ufficiale della BCE. Tuttavia, in gran parte dei casi, queste nozioni non fanno parte del bagaglio di conoscenze dei risparmiatori italiani e in molti casi non c’è nemmeno la volontà di saperne di più.
Dal sondaggio diretto da Antonio Noto, direttore di IPR Marketing, emerge anche una certa preoccupazione degli italiani per il futuro. Il 65% del campione intervistato teme che i tassi di interesse possano tornare a crescere, anche in tempi brevi nonostante il forte rallentamento dell’economia europea. Un italiano su tre pensa che i tassi possano tornare a salire entro 12 mesi. Il mercato dei tassi è poco conosciuto dai risparmiatori. Il 46% degli intervistati ha sentito parlare dei tassi FED, ma in effetti non sanno cosa siano. Una percentuale simile viene riscontrata per i tassi BCE (41%).
Emerge poi grande confusione sulla possibilità che i due tassi siano collegati tra loro. I giovani sembrano avere le idee più chiare, come emerge anche dalla domanda se si sa a quale tasso è indicizzato il proprio mutuo: la fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni risponde di sìnel 78% dei casi, mentre quella con età superiore ai 55 anni soltanto nel 34% dei casi.
