Boom. Se proviamo a pensarci, scopriremo che esistono solo due tipi di esplosioni: quelle “buone” e quelle “altre”, ovverosia quelle che generano effetti devastanti. Non sappiamo di che genere sia l’esplosione della quale ci aggiungiamo a parlarvi, benché un’idea ce l’abbiamo ben impressa nella mente. Ci limitiamo a riportare la notizia così come è stata lanciata dalla agenzie, al commento può pensare poi ciascuno di voi lettori. Cominciamo allora col dire che in Italia il numero delle carte di credito aziendali è quasi triplicato negli ultimi dieci anni (+ 194 per cento dal 1999 al 2008), con una crescita molto più sostenuta rispetto al comparto delle carte personali, che pure sono aumentate del 67%.
Cpp Italia, divisione della multinazionale inglese specializzata nella tutela delle carte di pagamento, analizzando i dati forniti dalla Banca d’Italia sulle carte di credito aziendali ha registrato anche che le aziende nel 2004 hanno speso circa 6.900 euro per ogni carta, più di quanto fatto nel 2007 (appena quattromila euro), punto più basso della spesa nell’ultimo decennio, e nel 2008 (4.300 euro). Le carte aziendali sono passate dalle 580mila del 1999 alle oltre 1,7 milioni del 2008 e rappresentano il 10,6 per cento del totale delle carte di credito attive in Italia. Le carte personali attive, nello stesso periodo, sono cresciute da 8.6 milioni a 14,4 milioni.
Cpp, che nel nostro Paese ha oltre 750mila clienti e 3 milioni di carte di credito assicurate, fa notare come tra il 2008 e il 2007 le carte di credito aziendali hanno registrato una piccola battuta d’arresto (- 0,7 per cento) anche se il valore delle operazioni complessive è aumentato del 3 per cento a quota 7,35 miliardi euro. Il mercato delle carte di credito aziendali ha avuto un’accelerazione soprattutto nel 2007 (+34 per cento rispetto all’anno precedente), ma anche nel 2006 (+ 31 per cento rispetto al 2005) e nel 2001 (+32 per cento rispetto al 2000). Nel 2001, rileva Cpp Italia, si è registrata la crescita annua più elevata dell’ultimo decennio. Ma attenzione: anche la carta di credito aziendale deve essere gestita con cura, pena il pagamento di spese impreviste che certo non è piacevole andare a rimborsare