Abbiamo molto parlato, nei mesi scorsi, di tutti gli episodi di truffa virtuale che hanno visto coinvolti gli utilizzatori americani di carta di credito: clonazioni, furto d’identità digitali… Tutti crimini “bianchi”, incruenti, e per questo forse ancor più frustranti per chi vi incappa perché è molto difficile accorgersi di essere vittime proprio mentre qualcuno ce la sta facendo proprio sotto il naso, magari mentre la carta magnetica è ancora custodita al sicuro, pensiamo noi, nelle nostre tasche. Per il momento episodi simili in Italia sono molto rari e circoscritti, e generalmente si riferiscono a individui che, ancora lontani dall’acquisire una consapevolezza informatica, utilizzano le proprie capacità digitali nel vero senso della parola, ovverosia l’abilità delle proprie dita.
Già, l’abilità di infilare le proprie dita nelle tasche altrui, sfilare i portafogli e cominciare ad effettuare spese contando sul fatto che in Italia quasi nessuno controlla la titolarità della carta di credito, e meno che mai questo è possibile farlo su internet. Per nostra fortuna, però, c’è una polizia che indaga e spesso mette a segno colpi importanti, come è avvenuto negli ultimi giorni. La Polizia di Frontiera di Cagliari, ad esempio, ha denunciato infatti i cittadini senegalesi Diaw Cheikh Fallou, Faye Mamadou Falilou e il nigeriano Towor Million Dafe, per aver acquistato biglietti marittimi on-line con carte di credito del circuito MasterCard risultate smarrite o rubate in territorio europeo.
Il giorno prima erano invece stati i carabinieri della Stazione di Roma Monte Mario a “pizzicare” un romano, operaio di 46 anni, arrestandolo per utilizzo irregolare di carta di pagamento e ricettazione. I militari, all’interno di un ipermercato di via di Torrevecchia, hanno sorpreso l’uomo mentre tentava di effettuare il pagamento di alcuni articoli con una carta di credito rubata. Dopo aver accertato la provenienza della carta, i militari l’hanno sequestrata ed hanno condotto l’uomo in caserma.