Sono molto semplici, pratiche, economiche. Sono uno strumento ideale per i più giovani, che infatti le hanno richieste in massa, ma cominciano a trovare mercato anche in altri strati della popolazione. Possiamo aggiungere che sono addirittura trendy, sia per il design che come soluzione in sé e per sé, il che non guasta mai. Stiamo parlando, cari lettori, delle Carte Conto, meglio note come Carte IBAN. La rivoluzione rispetto ad altre prepagate, in effetti, sta tutta qui; può sembrare una trovata di poco conto, eppure a volte le rivoluzioni nascono dalle piccole cose. Cominciamo allora col dire che le Carte IBAN consentono – parliamo in termini generali – di accreditare lo stipendio e ricevere ed effettuare bonifici dall’Italia (e qualcuna funziona anche sull’Estero). Tutte funzioni mai viste prima in una semplice carta magnetica!
Funzioni cui si aggiungono le ormai tradizionali possibilità di ricaricare il telefonino, pagare le utenze domestiche ed il pedaggio autostradale, prelevare denaro, effettuare acquisiti su internet o nei negozi del circuito convenzionato con la carta. Essendo queste Carte IBAN strumenti dove è possibile depositare parecchio denaro, anche il limite massimo caricabile è piuttosto alto così come la disponibilità per il prelievo giornaliero, che invece nelle semplici prepagate si aggira attorno ai 500 euro.
Non sono previsti costi di emissione, bensì esiste un canone mensile che però è inferiore al canone che si andrebbe a pagare con un conto corrente vero e proprio. Le Carte IBAN, del resto, abbattono i costi mediante la revisione dei servizi offerti: è per questo che possono, ad esempio, ricevere versamenti in contanti ma non l’accredito di assegni. Però hanno anche diversi vantaggi: non si pagano i bolli di Stato (come invece sul conto corrente), non si può andare in rosso quindi non si pagano interessi, non c’è costo di massimo scoperto e neppure ci sono costi di tenuta conto. Purtroppo le commissioni per la ricarica o per il prelievo presso sportelli di altre banche restano più alti rispetto alla media europea, ed in caso di furto, smarrimento o truffa si perde la somma caricata a meno che la carta non abbia un’assicurazione anti-frode collegata.
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