E’ un giochino che è sempre esistito.
Una persona si sforza (alias ci prova ma non sempre ci riesce) ad essere quello che non è ma vorrebbe essere.
E così il bambino gioca a fare l’adulto, l’uomo si veste e si comporta da donna (e viceversa…), l’imprenditore si traveste da presidente di calcio e via andare.
Negli ultimi anni il mondo del credito ha cambiato modo di porsi davanti agli occhi della gente e ha cominciato ad avvicinarsi a quelle che sono le esigenze più comuni, quali per esempio la spesa di tutti i giorni.
Pagamenti dilazionati, carte revolving o ricaricabili, fidi ottenuti per coprire le spese sostenute nel mese, allora sono diventati prodotti appetibili per il grande pubblico.
I colossi della Grande Distribuzione Organizzata allora, vistisi soffiare il business fin dentro casa, hanno deciso allora di aprirsi al nuovo orizzonte imprenditoriale e si sono lanciati alla ricerca di nuove fonti di introiti.
Come è facilmente comprensibile, però, il knowhow nel settore per ditte che fino al giorno prima si occupavano di robe da mangiare non era adeguato. Da qui la forzata decisione di unire le forze con gruppi interbancari o, ancor meglio, con colossi del piccolo e grande finanziamento. Il pioniere in questa corsa dell’oro è stato il gigante francese Auchan che, in collaborazione con Accor (per la struttura) e Mastercard (per la sovrastruttura), ha lanciato la sua prima carta revolving.
Lo scopo? Semplice: fidelizzare i clienti con sconti riservati ai possessori della tessera e “costringerli” a fare la spesa, dalle uova all’arredamento agli elettrodomestici, nello stesso posto. Il funzionamento? Ancora più semplice: in base ai requisiti viene assegnato un fido (da 1000 a 3250 euro mensili) da utilizzare nel corso del mese solare; volta per volta il cliente può scegliere di pagare al 20 del mese successivo (senza interessi) o in rate mensili (con tassi attorno al 16%).
Per il resto la card offre vantaggi anche al di fuori dell’iperstore: dall’assenza di commissioni al rifornimento di carburante alla possibilità di prelevare da tutti gli sportelli ATM sparsi per il mondo (con commissioni al 4%). Il tentativo di Auchan ha smosso l’attenzione di tutti i competitor presenti nel settore (Carrefour, Coop, Lidl) e anche di altri settori (Mediaworld, Ikea, Unieuro). Il solco di questo nuovo connubio è stato tracciato. Chissà se sarà amore eterno.
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