La recente esplosione di quella bolla speculativa che ha arricchito in maniera fittizia le economie occidentali in questi ultimi anni, ha indubbiamente lasciato strascichi sulle politiche economiche di molti Paesi, chiamati ora a fare i conti con lo spettro della crisi quando non addirittura (come nel caso dell’Area Euro) di una vera e propria recessione. Ma quello che forse non tutti sanno, è che si sta preparando – se non addirittura già verificando – una rivoluzione culturale nel settore del credito, con i risparmiatori ora non più disposti ad affidarsi a quei “venditori di fumo” che, come già si è dimostrato, li hanno “buggerati”, preferendo alle promesse di questi le certezze di altri gruppi bancari forse più piccoli, forse meno remunerativi (gli interessi offerti non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli di una volta), ma sicuramente – almeno fino a prova contraria – più affidabili e famigliari. Questo, almeno, è quanto emerge da un rapporto Eurisko.
Un rapporto che banche e gruppi assicurativi, che sono i principali contendenti convenuti attorno alla torta del risparmio gestito, dimostrano di conoscere molto bene, se è vero – come è vero – che qualcuno si sta già muovendo nella direzione di privilegiare gli accordi con le banche più legate al territorio, quegli istituti “casalinghi” (senza nulla voler togliere alla loro qualità…) cui molti risparmiatori continuano ad affidarsi, in modo da non farsi trovare impreparato quando – le stime dicono accadrà entro la fine del 2009 – l’economia evidenzierà segnali di ripresa.
E’ quanto ha già messo in cantiere Europ Assistance, società del gruppo Generali che ha concluso un accordo con ciascuna di queste tre banche “locali”: Cassa di risparmio di Ravenna; Banca popolare pugliese di Matino (Lecce) e Bcc di Pordenone. I contorni del patto di collaborazione sono ancora sfumati: Europ Assistance dovrebbe impegnarsi a fornire i propri servizi ed i prodotti di bancassistance, chiaramente cuciti su misura per poter essere venduti dalle banche di cui sopra. I settori di “intervento” dovrebbero essere quello della salute, la previdenza sulla casa e quella sui viaggi; con il comune denominatore del rimborso con la formula dell’indennizzo diretto.