Tre storie incredibili, tre diversi sportelli Bancomat. Per non abbassare mai la guardia, scoprire potenzialità degli ATM che forse non immaginavate o –più semplicemente- per farvi quattro sane risate. Il nostro Giro d’Italia degli sportelli comincia da Rottofreno (Piacenza), dove un bancomat ha dimostrato di essere una vera bomba! Lo sportello automatico della Banca Agricola Mantovana ha infatti resistito al tentativo di “scasso” con acetilene, una tecnica molto utilizzata nella Pianura Padana, esplodendo, ma salvando il contante che custodiva nei suoi marchingegni più reconditi. Per i malviventi, ora ricercati anche grazie ai filmati delle telecamere di sicurezza, solo una grande delusione ed una fuga inaspettata.
Non è andata altrettanto bene ad una giovane casalinga di Nardò: la donna, convinta che qualcuno le avesse sottratto la preziosa tessera magnetica, ha sporto regolare denuncia ai carabinieri i quali, indagando sulla continua sottrazione di denaro dal conto collegato, hanno scoperto che a fare il furto è stato il marito della donna analizzando i filmati degli sportelli che la stessa era solita usare per i propri prelievi: l’uomo, un operaio di 28 anni, ha prelevato 1.300 euro a dosi di 100 per volta per andare a giocarseli al videopoker. Purtroppo per la malcapitata, il marito non è incriminabile in quanto ha speso, nella sostanza liberamente, i soldi della propria famiglia, della quale fa parte a pieno titolo. Almeno fino a quando la donna non chiederà, qualora volesse farlo, la separazione.
La prontezza di spirito è invece stata salvifica per un 30enne di Modena, aggredito sul far della notte (erano le 22.30) dopo aver prelevato del contante da uno sportello automatico. L’uomo è stato infatti avvicinato in maniera furtiva e impallinato con proiettili di plastica sparati da una pistola che lo hanno ferito ma non turbato più di tanto, se è vero come è vero che ha reagito mettendo in fuga il ragazzo, ancora un adolescente secondo la testimonianza, che ha cercato di derubarlo.