Come abbiamo avuto modo di vedere nei giorni scorsi, la linea di finanziamenti e leasing a sostegno del lavoro agricolo e del comparto dell’allevamento che vanno sotto il nome di Progetto Agricoltura (un solo slogan che coagula però in sé un robusto e variegato piano di proposte) arrivano ad offrire somme ingenti di denaro in prestito a tutti coloro che “sul campo”, è proprio il caso di dirlo, orientano tutti i propri sforzi nel tentativo di lanciare un business che consenta ben più del semplice sostentamento familiare. Si è parlato di 20mila euro per un impianto fotovoltaico, ma anche di massimi a 500 e 750mila euro per tutte quelle dotazioni più onerose e mastodontiche, comunque spesso necessarie per fare di un semplice “arrotondamento” una vera e propria attività strutturata.
Tutto questo per dire che, se è vero che Progetto Agricoltura offre sicuramente un valido supporto alle mire imprenditoriali di agricoltori e allevatori, è altrettanto vero che quando si ottengono somme così significative in prestito c’è anche il rischio di non riuscire a dormire la notte pensando a come potrà essere il rimborso. Specie nel caso, non certo infrequente nel lavoro agricolo, in cui il titolare del finanziamento sia anche la persona di riferimento per le gestione aziendale, e venga toccato da un infortunio che ne causa l’invalidità parziale o totale.
Per questa ragione, Intesa-SanPaolo ha pensato anche ad una copertura assicurativa reciprocamente vantaggiosa, nel senso che il titolare può scegliere se avvalersene e tornare così a dormire la notte (nel malaugurato caso in cui gli capitasse qualche imprevisto, il problema del rimanente rimborso non sarebbe dei familiari bensì se lo accollerebbe la banca mediante assicurazione), mentre l’istituto sa che non si troverà in portafoglio un terreno agricolo del quale sarà difficile disfarsi. I prodotti della linea sono: Polizza Multirischio Finanziamenti medio/lungo termine Business, Polizza Vita Finanziamenti medio/lungo termine Business, Polizza Finanziamenti breve termine Business.
