Non è infrequente desiderare di non essere costretti a recarsi in Posta per qualche improcrastinabile commissione che scade… Proprio i primi giorni del mese, ossia quando allo sportello (specialmente nelle zone d’Italia che sono state rurali e operaie) dell’istituto c’è, invariabilmente, la fila di anziani chiamati a ritirare la propria meritata pensione. Il problema, oltre alle attese che questa situazione crea, è rappresentato da ben altra preoccupazione: agli uffici postali di tutta Italia ci deve anche essere qualcuno che questa quantità di denaro necessaria per liquidare la pensione la porti, il che significa costi e rischi, ma ci deve anche essere qualcuno in Posta che si prenda a cuore il problema della riservatezza e della agilità di pagamento onde evitare che vengano a crearsi spiacevoli situazioni (leggasi rapine).
Una soluzione c’è già, ed è rappresentata dall’accredito della pensione su conto corrente. Vero, ma come fai a spiegarlo agli anziani? A maggior ragione se sono stati sempre e da sempre abituati a tenere i risparmi in qualche recondito anfratto della propria dimora… A questo punto entra in gioco Poste Italiane, non fosse altro perché è l’istituzione che da questo versante ha il maggior ascendente sulla popolazione anziana. Se vi recate in un ufficio postale, troverete una piccola brochure che ritrae un signore canuto e quella che sembra essere sua figlia sorridenti. Perché hanno scelto di accreditare la pensione sul conto corrente BancoPosta!
La pensione, infatti, per chi la accredita è disponibile dal primo giorno di pagamento ed è assicurata contro il furto, come invece non è se un pensionato va a ritirare il proprio gruzzoletto in loco. Alla facile obiezione di chi potrebbe dire “ma i soldi, io come li vedo?”, la risposta potrebbe essere rappresentata da una Carta Postamat Maestro, il Bancomat delle poste che consente di prelevare tutto quanto presente sul conto in qualunque momento si voglia, e non solo i primi giorni del mese.
