Non siamo così presuntuosi da immaginare che i nostri rilievi siano stati accolti, ma certo sembra essere emerso quello che andiamo dicendo da tempo: esisteva un difetto di comunicabilità della proposta che si traduceva in un difetto di comprensione a carico dei risparmiatori, a tutto vantaggio delle finanziarie proponenti. Morale della favola: le carte di credito revolving non ci sono mai piaciute granché, principalmente per via dei loro interessi compositi; quegli stessi interessi che costringevano poi a piani di rimborso interminabili con tassi di interesse in fin dei conti ben più elevati rispetto a quelli promessi, e tanti saluti alla trasparenza ed al valore del risparmio.
Pungolata su un nervo scoperto, la finanziaria Compass (società di credito al consumo del Gruppo Mediobanca, tra i leader in Italia) ha disegnato un prodotto che nasce con il preciso intento di rivoluzionare il mercato delle carte revolving rendendolo più semplice e finalmente privo di stretti legami di vincolo, quegli stessi che hanno mandato in affanno decine di famiglie. Carta Viva “Dodici” è una revolving “non revolving”, una carta revolving solo per modo di dire: calcola infatti il totale delle spese mensili come fosse una carta di credito, poi lo suddivide in dodici rate uguali cui viene applicata una commissione per l’utilizzo rateale, compresa tra minimo 50 e massimo 70 centesimi ogni 100 euro di spesa.
Questo significa che il TAEG è compreso in una forchetta che va da 11,46% a 16,26% a seconda del profilo di rischio del cliente, ma a distinguere Carta Viva Dodici da altre soluzioni non è certo l’interesse applicato. La grande novità infatti è rappresentata dalla facoltà di interrompere in qualsiasi momento tutti o in parte i piani rateali, rimborsando a saldo in una unica soluzione: basta chiamare il servizio clienti e fare richiesta, non sono previste penali aggiuntive. E’ però previsto, invece, un servizio di sicurezza con dotazione di chip e SMS Alert, oltre al MasterCard SecureCode per le transazioni sicure su internet.