Chi conta sulle proprie forze, dicono, molto spesso riesce nell’intento; chi spera nell’aiuto altrui (si chiami Santo, o welfare o chi per esso) alla fine rischia il naufragio; chi invece, con scelta risoluta e decisa, dice “Conto su IBL”, ha zero spese e un conto deposito che promette un rendimento – lordo – del 4,04% sulle somme vincolate per 24 mesi. Se in passato si sceglieva il conto corrente anche in base alla redditività, non tenendo in considerazione il fatto che questo fosse una piattaforma di servizi piuttosto che uno strumento ideale per garantire la remunerazione del capitale, oggi il mercato “costringe” i risparmiatori a guardarsi intorno alla ricerca di prodotti che non vincolino più di tanto il capitale e, soprattutto, sappiano remunerarlo (quindi incrementarlo) come ognuno spera.
Sulla scorta del Conto Arancio di ING Direct, i conti di deposito hanno preso piede seppure in forme molto diverse tra loro ed ora si pongono come vero complemento di qualunque buon conto corrente: metti i soldi in banca, ne investi una parte e utilizzi lo “zoccolo duro” (ossia la parte prevalente di questa somma) su un conto deposito in modo da avere remunerazione garantita a rischio zero. Se poi, come nel caso di Conto su IBL, il rendimento è elevato (qui si parla del 4,04% lordo), l’investimento si fa ancora più interessante.
Se si sceglie di tenere “libero” Conto su IBL, ossia di avere i soldi sempre disponibili, IBL Banca offre un tasso annuo lordo per i nuovi clienti, per tutto il 2011, pari al 3,03%. Naturalmente, con meno il vostro denaro resterà vincolato sul conto deposito, tanto meno alto sarà il livello degli interessi corrisposti: se doveste decidere di disinvestire dopo 3 mesi, avreste il 3,13% sulle somme vincolate; così via fino al caso annuale (3,55% il rendimento) ed a quello a 18 mesi, con un rendimento che avvicina ma non può eguagliare quello offerto su 24 mesi (3,55%). Come dice la pubblicità, “mica noccioline”…
