Rispetto ad un mutuo per la casa vacanze, la seconda casa per intenderci, il finanziamento ipotecario per la prima casa ad uso residenziale gode di tutta una serie di agevolazioni, sia in sede di stipula, sia a livello fiscale dinanzi al notaio e quando ogni anno si deve presentare la dichiarazione dei redditi. Innanzitutto, il mutuo prima casa a tasso variabile, oltre che con l’indicizzazione al tasso euribor, si può stipulare anche con il tasso della Bce, la Banca centrale europea. A livello fiscale, tra l’altro, l’agevolazione sul mutuo prima casa consiste, in sede di dichiarazione dei redditi, nella possibilità di poter andare a detrarre gli interessi passivi sulle rate pagate nell’anno precedente. Ma il mutuo per la prima casa, oramai da parecchi mesi a questa parte, gode anche di alcune facilitazioni, nel rispetto di opportuni requisiti, quando si è in difficoltà con il pagamento delle rate mensili.
Di recente, anche se la dotazione finanziaria non è altissima, in Italia le famiglie che pagano il mutuo prima casa ad uso residenziale, nel rispetto dei requisiti richiesti, possono accedere ad un apposito Fondo di solidarietà che permette di ottenere la moratoria, ovverosia il congelamento del pagamento delle rate, a fronte degli interessi maturati sull’allungamento del piano di ammortamento che sono a carico del Fondo e, quindi, non gravano sul mutuatario.
Fino al prossimo 31 luglio del 2011, con la moratoria ABI si può ottenere la sospensione del mutuo per un anno; basta recarsi in banca e, nel rispetto dei requisiti, accedere alla moratoria a fronte, in particolare, di eventi negativi che giustifichino la domanda. Ad esempio, nel rispetto di tutti gli altri requisiti, alla moratoria si può accedere se c’è stato il decesso del mutuatario, in presenza di condizioni di non autosufficienza, ma anche in caso di licenziamento o riduzione dell’orario di lavoro.