Il primo segnale di un malessere economico messo in bella evidenza dalle compagnie assicurative è il seguente: per tutto il 2008 la maggior parte dei clienti ha aspettato ben oltre i 15 giorni di tolleranza richiesti dalla legge per rinnovare l’accordo per l’anno successivo.
Non solo: il secondo dato che balza all’occhio in maniera evidente è che molte famiglie hanno deciso di vendere la seconda auto per risparmiare sui costi di manutenzione e sulle spese. Il primo dei due dati riporta ad una analisi assai più complessa che rimanda alla considerazione secondo la quale gli automobilisti sarebbero indifferenti al rischio multa e sequestro cui potrebbero incappare con l’assicurazione scaduta e ignorerebbero anche il fatto che senza assicurazione regolarmente pagata, in caso di incidente non potrebbero rivendicare nulla.
Lo dicono i dati di fatto: le centinaia di casi in cui si è fatto un incidente senza la garanzia di una copertura assicurativa, non hanno fruttato ai malcapitati nulla, neppure un euro di risarcimento. Ed è stato inutile, nei casi di cui sopra, perfino il ricorso al Fondo vittime della strada. Elementi sintomatici, questi, del fatto che la crisi si sta ripercuotendo a tal punto sui cittadini da non metterli nelle condizioni di essere puntuali nelle scadenze.
Anzi, pare che – stando ai primi dati pervenuti – la tendenza sia quella di sgravare ciascuna delle polizze da coperture ritenute meno importanti: tra tutte, la più cancellata è quella furto-incendio. Di contro, le case assicurative hanno aumentato i prezzi delle polizze auto e contemporaneamente abbassato il costo medio dei sinistri pagati pur accelerando la tempistica di liquidazione. In tutto ciò, in bella evidenza anche i numeri legati alla fidelizzazione dei clienti: del 90% – stando ai dati di Federconsumatori – la percentuale di quanti hanno intenzione di rinnovare l’assicurazione con la stessa compagnia mentre il 10% del campione si è detto dubbioso rispetto alla compagnia con cui stipulare la polizza annuale.