Mentre in Italia c’è un giornalista che ha messo in piedi una sorta di reality senza telecamere in cui prova a vivere una settimana con 500 euro caricati sulla carta di credito (facile finché si va al supermercato, meno semplice se si tratta di pagare un cappuccino al bar), negli Stati Uniti i principali agenti del credito si sono consorziati per accelerare lo sviluppo di tecnologie che non solo prevedono l’abbandono del contante, ma addirittura già puntano a sostituire la carta di credito integrando all’interno delle tecnologie smartphone gli strumenti di pagamento in mobilità.
Il progetto ISIS non è nato ieri l’altro; la notizia di questi giorni, semmai, è rappresentata dal fatto che i più importanti nomi nel mondo dei pagamenti con carta di credito (MasterCard, Visa, American Express e Discover) si sono uniti alla “cordata” mettendo a disposizione ingenti risorse, sintomo del fatto che o ci vogliono vedere chiaro “dentro” (onde evitare di trovare un agguerrito concorrente in un futuro neanche tanto lontano) oppure vogliono accelerare gli studi per arrivare quanto prima ad una soluzione che sia, oltreché comoda come si immagina, anche affidabile e sicura, a prova di hacker.
L’ingresso sulla scena dei quattro colossi di cui sopra non fa altro che irrobustire le basi di una piattaforma che attende il momento giusto per tuffarsi sul mercato, potendo contare anche su operatori di telefonia mobile del calibro di AT&T, Verizon e T-Mobile. I primi test verranno effettuati in Texas, nelle città di Salt Lake City ed Austin, con un rilascio definitivo atteso nel corso del 2012. Il quartetto potrebbe essere entrato in affari anche per cercare di soffocare sul nascere le mire di PayPal e Google, che con Wallet sta cercando di bruciare le tappe per essere il primo agente credibile sul mercato dei pagamenti contactless via smartphone.