Spread dei mutui nel 2012 viene tagliato

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Dopo 10 mesi di continui rialzi, lo spread sui mutui casa erogati dagli istituti di credito italiani stanno finalmente subendo qualche gradito ribasso. La ragione è riconducibile alla possibilità di poter godere della iniezione di nuova liquidità in favore delle banche europee grazie al finanziamento Ltro da parte della Banca Centrale Europea, che ha contribuito a rigenerare una gradita serenità tra i conti dei bilanci aziendali bancari e, di conseguenza, una minore tensione di liquidità che ha evitato dapprima il pericolo di credit crunch e, successivamente, la tensione al rialzo degli spread.

Lo spread è infatti la maggiorazione che viene applicata al parametro di riferimento assunto come termine base per il calcolo del tasso finito (Euribor o tasso BCE per i mutui a tasso di interesse variabile, IRS lettera di durata per i mutui a tasso di interesse fisso): tale componente è un onere percepito dall’istituto di credito a remunerazione del proprio capitale. Maggiore è il costo legato al reperimento di tale capitale, maggiore sarà anche l’addebito in capo al mutuatario. Ne consegue  che in caso di reperimento di nuova liquidità a minor costo di mercato (come accaduto grazie all’intento della BCE), minori sono i costi proposti alla clientela mutuataria.

SPREAD

Secondo quanto riferito da alcune delle principali osservazioni in materia, gli spread sui mutui sono previsti in flessione anche nel corso dei prossimi mesi. Un trend calante che potrebbe portare dei significativi benefici in capo a coloro che contrarranno nuovi finanziamenti (nulli saranno invece gli effetti su chi ha già contratto un mutuo) e che almeno per i primi mesi non dovrebbero essere controbilanciati dai futuri incrementi dei parametri di riferimento, pur attesi entro la fine del 2012, in particolar modo per quanto concerne l’Euribor di periodo.

Continueremo a tenervi informati sull’evoluzione di tale parametro.