Sono banche locali, non a carattere multinazionale, con una quota di azioni considerevole detenuta da dipendenti e correntisti della banca. Le Banche popolari si distinguono dalle banche S.p.A. (Società per Azioni) per alcuni requisiti:
* Limite di possesso: ogni socio non può superare lo 0,5% del capitale sociale. Si ha diritto ad ottenere prestiti (nella maggior parte dei casi) solo se si è soci.
* Voto capitario ( in assemblea ogni socio ha un diritto di voto indipendentemente dal capitale posseduto
* Clausola di gradimento
Esse mirano a incentivare lo sviluppo del territorio e la crescita delle comunità di riferimento, adottando un modello di business incentrato sulla costruzione di rapporti stretti e duraturi con piccole e medie imprese e famiglie – il relationship banking -, sistema che ha contribuito al continuo allargamento della propria base sociale, l’espansione delle attività e il rafforzamento costante dell’immagine della Categoria.
Le 10 maggiori banche popolari italiane sono:
* Ubi Banca
* Banco Popolare
* Banca Popolare di Milano (Bpm)
* Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Bper)
* Banca Popolare di Vicenza (Bpvi)
* Credito Valtellinese (Creval)
* Veneto Banca
* Banca Popolare di Sondrio (Bps)
* Banca Popolare dell’Etruria
* Banca Popolare di Spoleto
Ecco inoltre la lista delle banche popolari presenti su tutto il territorio italiano. Tutelare l’identità del Credito Popolare e valorizzarne la missione per lo sviluppo del territorio. Questo lo slogan dell’Associazione Nazionale delle banche popolari.
esiste anche la Confederazione Internazionale delle Banche Popolari: creata nel 1950, è un’organizzazione internazionale non governativa riconosciuta dall’ONU che raggruppa istituti ed organismi bancari e finanziari la cui vocazione consiste nel favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese e della clientela privata. La loro organizzazione è caratterizzata da una struttura decentralizzata, che comprende uno o più organismi federali aventi una missione di rappresentanza, di controllo e di sostegno finanziario consistente in banche regionali fortemente implicate nella vita economica locale.
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