I costi delle case sono ormai inaccesibili. Soprattutto per chi ha un lavoro precario. Vero che nascono soluzioni pensate per chi ha un contratto atipico, ma in realtà l’istituto finanziario che lo eroga chiederà comunque un garante: il papà, lo zio, un amico generoso. E quindi addio indipendenza e comunque i tassi di mutui concessi a lavoratori atipici sono più alti di quelli concessi a lavoratori con contratto a tempo indeterminato.
Ma ecco una soluzione proposta in Piemonte. Il Consigliere Comunale Aldo Rovito ha una proposta di legge regionale in materia di interventi volti a facilitare l’accesso del risparmio alla proprietà della casa attraverso l’istituzione del “Mutuo Sociale“. La proposta intende impegnare la Regione Piemonte a costruire case da assegnare in proprietà a chi non ne possiede una.
In pratica la famiglia, pagate le rate del Mutuo Sociale, diventa proprietaria del 95% della casa. Il restante 5% rimane di proprietà della Regione che lo inserisce nel proprio patrimonio indisponibile. Questo serve per evitare speculazioni: che si rivenda la casa, che la si affitti. La proposta Rovito, prevede che la rata mensile versata dagli assegnatari rappresenti una quota non superiore al venti per cento del reddito del nucleo famigliare. Se il reddito familiare diminuisce, diminuiscono anche le rate, sempre secondo la proposta. E se tutti i membri del nucleo famigliare risultino disoccupati, la famiglia otterrà la sospensione delle rate senza che si perda il diritto di proprietà e si ritornerà a pagare quando si avrà un lavoro. La proposta dovrà essere ancora discussa in altre Commissioni prima di essere presentata in Consiglio Comunale.
Se la proposta sarà approvata dal consiglio Cìcomunale di Alessandria, essa diverrà proposta di legge del Comune di Alessandria al Consiglio Regionale del Piemonte. – afferma Rovito- Finalità della legge è di dare una casa a chi non ce l’ha e non può permettersi i costi perversi di un mutuo bancario o di un canone di locazione usuraio. In fase di realizzazione delle nuove costruzioni, saranno privilegiati criteri di bioarchitettura tradizionale, a bassa densità abitativa,e siano applicate tecniche innovative in materia di fonti energetiche rinnovabili e saranno previsti ampi spazi verdi comuni, attrezzati e fruibili dagli abitanti.