La richiesta di un mutuo casa presso una delle tante banche straniere che affollano il nostrano mercato creditizio può essere più conveniente di una similare domanda nei confronti di un istituto bancario tricolore. A sostenerlo è una recente ricerca che dimostra come Deutsche Bank, Barlcays e altre banche di emanazione non indigena sarebbero in grado di garantire delle condizioni tecniche ed economiche mediamente migliori rispetto a quelle nazionali.
Qualche esempio? Secondo la ricerca Deutsche Bank, primo istituto di credito presente in Italia (il cui mercato è principale del vecchio Continente dopo quello locale, tedesco), e Cariparma (parte del gruppo francese Credit Agricole) sono le due banche che offrono gli spread migliori se si domanda un finanziamento immobiliare di 140 mila euro a tasso variabile della durata di 25 anni. L’istituto tedesco e quello transalpino propongono infatti uno spread di 2,85 punti percentuali, mentre Bnl, parte di un altro gruppo transalpino (Bnp Paribas) fa peggio per soli 0,05 punti percentuali (a proposito di finanziamenti immobiliari, vedi anche come le banche straniere hanno aderito alle possibilità di sospensione mutuo).
La migliore convenienza delle condizioni economiche, unita a una maggiore generosità in termini di erogazione, sta portando le banche straniere a erodere quote di mercato prioritariamente in mano alle banche italiane. A dimostrazione di ciò, basti considerare la rapida evoluzione della quota straniera del mercato italiano nel corso del biennio 2010 / 2011, quando la fetta di torta in mano a Deutsche Bank & co. era cresciuta di un punto percentuale, portandosi dal 18,6 per cento al 19,6 per cento.
Anche se i dati ufficiali 2012 / 2013 non sono ancora noti, tutto lascia presagire che le banche straniere abbiano oramai superato la soglia psicologica del 20 per cento o, addirittura, avvicinato quella ancora più importante di un quarto del totale. Vedremo, nel corso dei prossimi mesi, se tali sensazioni si sono avvicinate o meno alla realtà dei fatti.