Lo hanno definito il bando per il mutuo prima casa per coppie gay con – probabilmente – un dono di sintesi esagerato. Quel che è certo è che l’iniziativa di un comune vicino a Bologna merita di trovare adeguata promozione, visto e considerato che si tratta di uno dei rarissimi esempi in cui la municipalità cerca di supportare il desiderio di acquisto casa da parte dei giovani, senza puntualizzare sulla modalità di formazione della coppia.
Il bando vuole infatti aiutare gli under 40 ad aprire mutui per la prima casa, anche se le coppie non sono eterosessuali. La decisione è stata deliberata dal Comune di Castenaso, alle porte di Bologna, ed è stata ampiamente documentata dalla cronaca locale del Resto del Carlino da parte del sindaco Stefano Sermenghi.
Secondo quanto affermato alla stampa dal primo cittadino, “questo è un bando che permetterà non solo alle coppie sposate e conviventi di partecipare ma anche alle coppie omosex”. Per partecipare basterà infatti dimostrare di essere legati da un affetto sincero (è sufficiente una autocertificazione): in cambio, si otterrà dal Comune un aiuto economico di quasi cinquemila euro per aprire un mutuo (tra i tanti articoli di recensione sui mutui, vedi anche il recente mutuo prima casa da Banco Popolare).
“Per accedere al contributo comunale” – si legge ancora nel bando – “i componenti della coppia dovranno possedere i seguenti requisiti: essere legati da vincoli affettivi ed economici, da dichiarare in forma di atto sostitutivo di notorietà al momento della domanda, oppure essere legati dall’istituto giuridico del matrimonio, civile o religioso”.
Insomma, una valida iniziativa che sta riscontrando elevato appoggio in varie parti d’Italia. L’impressione è che il bando possa presto essere replicato anche altrove, permettendo in tal modo il riconsocimento sostanziale della parità dei diritti e delle facoltà anche da parte delle coppie non eterosessuali.
Vi terremo informati sull’introduzione di eventuali nuovi bandi in materia.