I risparmiatori e gli investitori italiani non hanno fiducia nelle banche e nei meccanismi di funzionamento dei mercati finanziari, ignorando – in buona parte – chi siano i protagonisti del sistema finanziario stesso. È questo l’esito di un recente sondaggio compiuto da Ipr Marketing per Plus 24, il settimanale de Il Sole 24 Ore, su un campione di 1.000 cittadini rappresentativi della popolazione italiana.
Il sonadggio, compiuto il 22 luglio, rivela come gli italiani non conoscono le principali autorità di vigilanza finanziaria, e si fidano ben poco del proprio operato. Ancora, solamente un risparmiatore su due saprebbe definire correttamente il ruolo della Banca d’Italia, mentre la percentuale è ancora minore (un terzo) su coloro che invece conoscono la Consob e sanno di cosa si occupi (guarda anche il nostro articolo su come ottenere un mutuo 2013).
Il deficit di conoscenze non si ferma tuttavia qua: ben il 40 per cento degli italiani non ha mai sentito nominare l’Ivass, l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni che ha sostituito l’Isvap.
Su una cosa, invece, i nostri connazionali non sembrano avere dubbi: il 91 per cento del campione sottolinea infatti di ritenere opportuno inasprire le pene contro gli operatori e contro le società che adottano comportamenti scorretti e fraudolenti, tali da danneggiare il mercato e gli investitori.
Ma di chi si fidano, allora, gli italiani? Secondo il sondaggio Ipr, le percentuali più alte appartengono alle forze dell’ordine, con Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato che sono visti in buona luce dal 70 – 75 per cento degli intervistati. Una percentuale che risulta essere addirittura superiore nel campione di intervistati appartenente alle fasce anagrafiche più alte (quelle dai 35 anni in su), dove il consenso per le forze dell’ordine sfiora il 90 per cento. Tra gli under 35, invece, la percentuale cala al 50 per cento.
La magistratura, infine, ispira fiduca al 43 per cento degli italiani, e solamente a un terzo del campione under 35.