Secondo quanto stabilito dal decreto del fare, le multe possono essere regolate istantaneamente godendo di uno sconto fino al 30 per cento, e mediante l’utilizzo di una carta di credito. Tutto bene, dunque? Non proprio: pagando le multe con la carta di credito si rischia di subire un onere aggiuntivo anche superiore ai 5 euro, riservando così una sgradita sorpresa a colui che ha voluto risparmiare regolando la sanzione tempestivamente.
Stando a quanto ricordava qualche giorno fa il quotidiano Il Sole 24 Ore, infatti, “chiunque paghi con carta di credito alla Polizia stradale deve versare una commissione bancaria di 5 euro. A questo si aggiungono 2 euro di imposta di bollo, che scattano se la transazione supera 77,47 euro; ciò significa che questa imposta si applica a tutte le multe di importo superiore a 72,47 euro, in quanto nel valore complessivo della transazione confluiscono anche i 5 euro di commissione. In ogni caso con la carta non si può pagare l’eventuale cauzione che si versa all’agente subito, riservandosi poi di presentare ricorso” (vedi per esempio le caratteristiche della carta di credito Fineco, di cui abbiamo parlato un pò di tempo fa su queste pagine).
Le regole relative al regolamento tempestivo delle multe sono già in vigore da qualche anno, visto e considerato che fin dal 2010 la Polizia stradale aveva ipotizzato di dotare uffici e pattuglie di apparecchi Pos, in modo da riscuotere con meno problemi le multe che proprio la riforma introdotta con la legge 120/10 aveva imposto di pagare immediatamente all’agente accertatore per alcune infrazioni.
In tutte le altre ipotesi le multe devono essere pagate recandosi negli idonei uffici, per poter versare la somma su specifico conto corrente. Lo sconto è ora riservato a chi paga entro 5 giorni dal momento del fermo o della ricezione del verbale a casa, ma non si potrà comunque beneficiarne in caso di infrazione che prevede la sospensione della patente o la confisca del veicolo.