I problemi finanziari di Banca Marche erano noti da tempo, ma ora la grave situazione in cui versa l’istituto di credito marchigiano ha spinto la Banca d’Italia a procedere con il commissariamento della stessa. Banca Marche, dunque, dovrà essere assoggetata a una gestione provvisoria, con un termine stabilito in due mesi. La notizia è stata subito diffusa dalla stessa banca marchigiana sul proprio sito ufficiale, sottolineando che è stata disposta “la sospensione, in via temporanea, degli organi con funzioni di amministrazione e controllo di Banca delle Marche”.
Il provvedimento di via Nazionale è datato 27 agosto 2013. Bankitalia ha già nominato i Commissari: Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni. Gli Organi si sono già insediati venerdì 30 agosto. Il provvedimento di Bankitalia arriva dopo la pubblicazione dei risultati di bilancio relativi al primo semestre, durante il quale Banca Marche ha effettuato dolorose rettifiche su crediti. La banca è nota per le sue generose offerte sui conti deposito, presentando i tassi di remunerazione più elevati nel panorama bancario italiano (leggi anche Quali rischi dal conto deposito Banca Marche).
Dietro questa sospetta generosità della banca c’era, però, l’assunzione di rischi molto elevati. Se Banca Marche offriva un tasso del 4% netto ai propri correntisti, sbaragliando così facilmente la concorrenza di altre banche, il denaro raccolto doveva essere investito a tassi più elevati attraverso l’assunzione di rischi decisamente alti. Oggi l’istituto di credito marchigiano presenta un bilancio disastroso, complice la presenza di un eccessivo stock di crediti difficili da recuperare. La banca ha comunque rassicurato i mercati e soprattutto i propri clienti, precisando che l’attività bancaria proseguirà regolarmente e quindi sarà possibile rivolgersi sempre agli addetti agli sportelli.
Nel primo semestre dell’anno la banca ha perso altri 232 milioni di euro, che si sommano ai 526 milioni dell’intero 2012. Il livello di patrimonializzazione è davvero preoccupante, considerando che a fine giugno scorso il rapporto Core Tier 1 è sceso al 4,29% dal 5,62% di inizio anno. Nella peggiore delle ipotesi possibili, ovvero il fallimento totale della banca, il denaro versato nei conti correnti della banca è garantito per legge dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100mila euro per ogni correntista.