In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto in che cosa consistono i cosiddetti conti deposito dormienti, ovvero tutti quei conti deposito bancari o postali in cui non sia stata effettuata alcuna operazione nel corso degli ultimi dieci anni.
> Come funzionano i conti deposito dormienti
Secondo la normativa italiana in fatto di rapporti dormienti, i conti deposito devono essere segnalati dalle banche al Ministero dell’Economia e delle Finanze che provvede al trasferimento delle somme di denaro in essi contenute ad un Fondo appositamente istituito.
> Conto deposito sicuri le caratteristiche
Ai titolari di conti deposito risultati dormienti, tuttavia, è concessa la possibilità di interrompere lo stato di dormienza eseguendo una particolare procedura. Ecco cosa è necessario fare.
Come prima cosa il Ministero dell’Economia e delle Finanze è tenuto a pubblicare sul proprio sito web l’elenco delle notifiche dei rapporti dormienti pervenuti dalle banche, elenco che viene aggiornato ogni due mesi. E’ opportuno, dunque, in caso di dubbio, consultare in via preventiva questo elenco.
In secondo luogo la normativa prevede che i titolari di conti deposito dormienti siano avvisati del trasferimento dei propri risparmi tramite raccomandata o, in alternativa, attraverso la pubblicazione di un avviso nella banca stessa in merito ai rapporti al portatore.
Coloro che ricevono la raccomandata hanno quindi 180 giorni di tempo per interrompere il rapporto di dormienza effettuando una operazione o comunicando la loro intenzione alla banca.
Trascorso questo tempo, in alternativa, il conto deposito viene considerato dormiente a tutti gli effetti e il suo contenuto trasferito in via definitiva al Fondo di risarcimento dei risparmiatori vittime di frodi finanziarie, da cui può essere recuperato da titolari o eredi entro 10 anni solo attraverso specifica richiesta al Ministero dell’Economia.