In seguito al perdurare della crisi di liquidità da parte del sistema bancario e in seguito alla difficoltà di ottenere un prestito sulla base delle normali garanzie richieste, anche in Italia stanno diventando sempre più diffusi i prestiti su pegno. Ma di che cosa si tratta? Vediamo dunque come funzionano e quali sono le loro caratteristiche.
> Come funzionano i prestiti tra privati
I prestiti su pegno sono in realtà una forma di prestito abbastanza antica e non certo una novità degli ultimi tempi. La novità dell’ultimo periodo per il nostro paese è forse quella secondo cui oggi anche banche e altri istituti di credito cominciano a concedere prestiti su pegno, che prima erano appannaggio riservato si altri tipi di intermediari e finanziatori.
>Prestiti per soggetti non bancabili
Il prestito su pegno è un finanziamento che consente anche a chi non ha un reddito, cioè una busta paga o altre garanzie da presentare alla banca, di poter accedere comunque a una certo credito, impegnando ori, immobili o altri effetti personali. Questa tipologia di prestito è oggi sempre più diffusa anche nei paesi europei e negli Stati Uniti, dove la crisi economica del 2007 ha semplicemente rafforzato una consuetudine in voga già da molti anni.
La caratteristica dei prestiti su pegno è dunque quella seconda cui gli istituti di credito accettano beni materiali come garanzia per la concessione del finanziamento. Ecco le loro caratteristiche principali:
- possono essere richiesti solo dai maggiorenni
- non possono superare i 3 mila euro di importo
- la durata del prestito non supera in genere i 12 mesi
- l’importo concesso è proporzionale al valore dei beni impegnati
- si tratta di una forma finanziaria tutelata comunque dalla legge.