Corsa alle energie rinnovabili: BCC c’è, con i suoi finanziamenti

Ieri, 22 aprile, è stata celebrata la “giornata della Terra”: ecco allora il G8 sulla sostenibilità di Siracusa, ben celebrato da un monumento al “risveglio” della sensibilità al problema (una statua che mostra un uomo che si desta) posizionato in una piazza della città siciliana, e tutti gli organi d’informazione – giornali, siti internet e così via – a ricordarsi che l’ambiente è importante, va difeso, è stato sfruttato in maniera eccessiva, è in pericolo e così via. E’ persino uscito un film-documentario, proprio nell’occasione dell’Earth Day, atto da un lato a celebrare l’evento, dall’altro a tentare di sensibilizzare la popolazione mondiale… Tutto molto bello. Ma da oggi, al Pianeta, chi penserà più?

Speriamo qualcuno si prenda la briga di alzare la propria mano per tuffarsi in questa scommessa, come già il presidente americano Barack Obama e qualche altro leader politico (specialmente tra gli europei) hanno dichiarato faranno. Nulla, però, sarà loro possibile senza che si sia diffusa tra strati della popolazione il più vasti possibile una coscienza ambientale, certo più onerosa rispetto al modo di vivere attuale ma – va detto – anche sensibilmente più lungimirante. Insomma, toccherà ancora una volta a noi. Certo che avendo gli strumenti adatti, tutto sarà più facile…

Ebbene, la Banca di Credito Cooperativo sembra aver anticipato le voci dei richiedenti con l’istituzione del marchio-ombrello “BCC-La banca dell’energia pulita”, denominatore comune del filone di iniziative rivolte al tema della sostenibilità. In sostanza, BCC ha predisposto forme di credito atte ad incentivare privati ed imprese a dotarsi i impianti a risparmio energetico quando non addirittura di fonti rinnovabili. Perché se da un lato è vero che l’esistenza di una sensibilità ambientale è già un dato positivo, è ancor più positivo constatare che c’è qualcuno che ha pensato ad un modo per far sì che la tanto celebrata “sostenibilità” non rimanga solamente un sogno