Il bancomat, l’indispensabile sportello automatico che per molti anni ha permesso la circolazione dei contanti anche in orari diversi da quelli di apertura delle banche, ha compiuto nel 2013 i suoi primi 30 anni. Il primo bancomat, è stato infatti installato il 23 settembre 1983, ma nel corso degli anni ha sempre rinnovato e incrementato le sue funzioni.
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Ora attraverso gli sportelli automatici è possibile compiere buona parte delle operazioni bancarie e finanziarie che è possibile richiedere sia in filiale, sia online, attraverso i servizi di home banking. L’Italia è inoltre il paese europeo che può vantare il più alto numero di sportelli automatici per abitante presenti sul territorio italiano.
> L’Italia è il paese europeo con il più alto numero di persone senza un conto corrente
Il bancomat, che in origine si chiamava Carismat, ha certo contribuito a diffondere l’uso del contante elettronico nel nostro paese, servizio che negli anni ’80 appariva decisamente all’avanguardia, ma che adesso appare del tutto normale e quasi scontato. Per questo, il bancomat del XXI secolo si sta avviando verso una seconda vita, ancora più tecnologica.
A breve, infatti, gli sportelli automatici forniranno il loro contributo anche per il contrasto del fenomeno dell’evasione fiscale, dal momento che a partire dal 2014 tutti i liberi professionisti, come medici e avvocati, saranno tenuti a installare un POS per i pagamenti all’interno dei loro uffici.
E in un futuro non troppo lontano, la tecnologia del bancomat sarà integrata con quella degli smartphone, con cui riuscirà a dialogare per velocizzare tutte le operazioni. In questo senso ci sono già studi e prototipi pronti in America, mentre alcune aziende stanno mettendo a punto il Video Bancomat, con un cassiere vero che dialoga via monitor con i clienti.