Le carte ricaricabili sono tra gli strumenti di pagamento oggi più diffusi e utilizzati, grazie alla loro semplicità, praticità e sicurezza. Anche a questi strumenti di pagamento apparentemente innocui sono però collegati dei rischi, come capita in genere a tutti gli strumenti bancari e finanziari.
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I principali rischi a cui possono andare soggette le carte di credito ricaricabili sono di tre tipi:
- il rischio remoto di insolvenza da parte della banca o dell’istituto di credito che le emette
- il rischio relativo alle variazioni delle condizioni economiche comprese all’interno del contratto
- il rischio legato alle frodi e all’utilizzo fraudolento delle carte, dei codici o delle parole chiavi ad esse collegati.
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I rischi a cui sono soggette le carte di credito ricaricabili
La prima tipologia di rischio che abbiamo preso in considerazione è quella appunto più remota, ma nel mondo finanziario deve essere comunque considerata la possibilità che un istituto di credito venga meno ai suoi obblighi contrattuali e non riesca più a restituire le cifre depositate sulle carte. Bisogna ricordare, inoltre, che le carte ricaricabili non sono tutelate dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Anche con le carte ricaricabili c’è poi il rischio di un cambiamento unilaterale delle condizioni contrattuali riportate nel contratto. In questo caso il cliente ha 60 giorni di tempo per recedere dall’accordo.
Il terzo rischio è infine quello più noto: le frodi informatiche e non relative all’utilizzo non legittimo della carta. I clienti devono quindi conservare con cura tutti i dispositivi di sicurezza, come codici, PIN, e password, nonché provvedere subito al blocco delle carte in caso di furto o smarrimento.