Nel terzo trimestre del 2013 è stato possibile rilevare un nuovo dato in merito all’andamento dei fondi pensione scelti dagli italiani. L’impressione generale è che questo tipo di prodotto finanziario non abbia però dato per il momento i risultati sperati.
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Nel corso degli ultimi tre mesi, infatti, il patrimonio raccolto dai fondi pensione è aumentato del 10 per cento, arrivando a toccare i 33 miliardi di euro, ma al tempo stesso nell’ultimo anno è diminuito anche il numero complessivo degli iscritti, calato dello 0,7 per cento, scendendo sotto la quota di 2 milioni di persone.
Questo significa che la maggior parte delle persone non ha risposto in massa all’accensione dei fondi per la previdenza integrativa, ma in buona parte preferiscono sperare ancora nel caro vecchio Tfr.
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Il Trattamento di Fine Rapporto, infatti, non viene destinato ai fondi pensione, ma si sceglie ancora di riceverlo tutto intero al momento di andare in pensione, anche se si dovrà fare i conti di lì a breve con un assegno pensionistico piuttosto ridotto. Nell’ipotesi contraria, invece, l’accantonamento graduale del Tfr nei fondi pensione avrebbe assicurato un assegno pensionistico integrativo una volta arrivati alla soglia della messa a riposo.
Sono questi i dati presentati dalla Covip, la Commissione di vigilanza sui Fondi Pensione, all’assemblea annuale di Assofondipensione. In pratica, quindi, gli obiettivi prefissati per la previdenza complementare su scala nazionale non sembrano ancora raggiunti e la crescita dei fondi appare piuttosto lenta per un sistema pensionistico di tipo misto.