Assicurazione per gli anziani a Como

di Gianfilippo Verbani Commenta


 In questi giorni, la giunta di Palazzo Cernezzi ha approvato il provvedimento tramite il quale il Comune assicurerà circa 15mila anziani residenti nel capoluogo con una polizza specifica che permetterà (gratis) di ottenere assistenza e risarcimenti in caso di scippi, furti, truffe e rapine. Gli anziani della città di Como saranno più tranquilli? Questo non si sa, perchè il provvedimento non mira a difendere gli anziani, ma a tutelarsi in caso di fatto compiuto. Gli uffici comunali stanno provvedendo a indire una vera e propria gara di appalto tra le compagnie assicurative con l’obiettivo di far partire la polizza a settembre. Beneficeranno esclusivamente gli anziani residenti a Como che abbiano compiuto 70 anni (in totale 11mila nuclei familiari).

Cosa verrà garantito agli anziani? Assistenza all’abitazione, assistenza alla persona, rimborsi totali o parziali in caso di furto, scippo, rapina e truffa. Il contratto da porre in gara per le società di assicurazione é in fase di stesura.

Attendiamo ora la campagna informativa che sicuramente avvierà l’amministrazione comunale per i 15mila anziani che risiedono in città. Quali saranno le modalità per iscriversi (giorni, luoghi, orari)? E la tipologia del contratto? Dovrebbe essere simile a quella per le casalinghe, quindi circa dieci euro l’anno.

Si tratta di un’iniziativa – spiega l’assessore alla Sicurezza di Palazzo Cernezzi, Francesco Scopelliti – che permetterà di dare un sostegno gratis e non soltanto psicologico, a una categoria di persone che, per la sua debolezza, necessita di tutela e aiuto. Un indirizzo che peraltro si integra perfettamente con la massiccia campagna di comunicazione sui comportamenti da tenere per difendersi dalle truffe.

Inoltre, Scopelliti annuncia la volontà di partire a breve con una serie di pattugliamenti delle zone più a rischio della città con un gruppo di volontari. Quindi in realtà una forma di protezione ci sarà. Ex appartenenti alle forze dell’ordine e i City Angels.

Niente a che vedere con le ronde ma un contributo volontario di persone addestrate, disarmate e munite soltanto di un telefono cellulare, – sottolinea l’assessore – per garantire una maggiore sicurezza in città.