Dopo il declassamento del giudizio di affidabilità di lungo termine dell’Europa, recentemente portato da AAA a AA+, l’agenzia di rating americana scende in campo con ulteriori previsioni e avvertimenti per il 2014. Nel corso del prossimo anno potrebbero infatti esserci ulteriori downgrade a carico degli stati dell’Unione Europea.
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Un report dell’agenzia ha infatti previsto per il 2014 un leggero miglioramento rispetto al 2013, ma nel corso dell’anno dovrebbero ancora continuare a dominare i profili negativi, dal momento che nei 12 mesi passati ben 24 stati hanno subito un abbassamento del loro rating mentre solo 8 hanno visto un incremento.
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Dunque il saldo europeo tra outlook positivi e outlook negativi resterà sbilanciato a favore del segno meno. Questo segno meno tradurrebbe una stabilizzazione della situazione di merito ad un livello inferiore. Come è noto, secondo la convenzione usata dall’agenzia di rating americana l’outlook sintetizza la possibilità che il rating di lungo termine possa prendere una strada positiva o negativa nel corso dei successivi 6 o 24 mesi.
I dati sembrano allora essere abbastanza positivi per l’Europa da questo punto di vista, visto che ha fatto segnalare un recupero dal -39% di inizio 2013 all’attuale -20%. Le maggiori incertezze per il Vecchio Continente restano legate alla stabilità finanziaria generale e al problema del debito, ma ci sarebbe anche la necessità di portare avanti le riforme struturali promesse e di incentivare l’export.
In questo campo le economie forti dell’Europa, come quella della Germania, potrebbero dare il buon esempio agli altri paesi attraverso un cambio di passo.