Con l’arrivo del 2014 l’Eurozona diventa un po’ più numerosa ed estesa. A partire dal ieri, infatti, 1 gennaio 2014, anche la Lettonia, uno degli stati baltici del nord, è entrata ufficialmente nella zona euro e ha adottato la moneta unica europea, l’euro, al posto del vecchio lats, che nel 1993 aveva sostituito il rublo di epoca sovietica.
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La Lettonia è quindi diventata il 18 esimo stato entrato a far parte dell’Eurozona, proprio nell’anno e nel periodo in cui l’euro ha festeggiato il suo quindicesimo compleanno. La moneta unica europea è stata infatti introdotta sui mercati finanziari il 1 gennaio del 1999, due anni prima della sua introduzione nell’economia reale, nel 2001, quando è diventata la valuta ufficiale dei primi 12 paesi.
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Dal 2001 ad oggi, quindi, la zona euro ha potuto contare su un discreto numero di adesioni. L’ultima di queste era avvenuta nel 2011, quando l’Estonia è entrata a far parte del gruppo. Oggi i cittadini che utilizzano l’euro come loro moneta ufficiale sono diventati più 330 milioni nel Vecchio Continente e si ipotizza che il loro numero possa continuare ad aumentare.
Contrariamente a quanto emerso nei mesi passati in merito ad eventuali dubbi sulla sopravvivenza dell’euro, oggi l’Eurozona appare come una realtà stabile ed in espansione, e l’entrata della Lettonia nel gruppo è stato salutato come un evento sicuramente positivo anche dal presidente della Commissione Europea Manuel Barroso.
Per poter accedere alla zona euro, anche la Lettonia ha dovuto affrontare un lungo processo di riforme e di risanamento dei suoi conti.