Ecco quali e quante sono le detrazioni fiscali che è possibile calcolare sugli interessi del mutuo.
Il mutuo è un impegno finanziario che può influenzare la situazione finanziaria e patrimoniale di chi lo sottoscrive anche per molti anni.
E anche se le banche e gli istituti di credito tendono oggi a non concedere più mutui dalla durata troppo estesa, non si può quasi mai escludere una protrazione dell’impegno per almeno dieci o venti anni.
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Le detrazioni fiscali sugli interessi del mutuo
Coloro che sottoscrivono un mutuo, tuttavia, possono anche beneficiare di una serie di agevolazioni fiscali da parte dello stato. Queste agevolazioni fiscali sono erogate in genere sotto forma di detrazioni Irpef e vengono recuperate dal mutuatario in sede di dichiarazione dei redditi.
Lo stato cioè concede di detrarre dall’Irpef gli interessi pagati ogni anno per la sottoscrizione del mutuo ipotecario per l’ acquisto dell’abitazione principale.
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Deve quindi essere tenuto a mente che cosa intende lo stato per abitazione principale, ovvero la casa in cui il cliente o i suoi familiari dimorano abitualmente, cioè vivono, perché solo per questo tipo di abitazione le agevolazioni fiscali vengono concesse.
Le detrazioni Irpef degli interessi del mutuo possono essere ottenute sia sui mutui finalizzati all’acquisto che su quelli finalizzati alla ristrutturazione della abitazione principale. Gli importi che è possibile detrarre e le condizioni per farlo sono però fissate di anno in anno dalla legge, sia attraverso la normativa fiscale generale, sia attraverso le leggi di stabilità finanziaria.
Per avere quindi informazioni aggiornate e attendibili sulle norme in vigore i clienti possono rivolgersi:
- alla banca o all’istituto di credito che concede il mutuo
- al sito internet dell’Agenzia delle Entrate
- ai professionisti contabili di fiducia.