La BCE ha deciso di non modificare niente in merito alla propria politica e all'assetto dei tassi di interesse comunicato in precedenza, che restano sullo 0,25 per cento.
Più che notizie, da Francoforte arrivano conferme, questa volta, sulle decisioni della Banca Centrale Europea per il prossimo periodo. La BCE ha infatti deciso di non modificare niente in merito alla propria politica e all’assetto dei tassi di interesse comunicato in precedenza. La posizione dell’Eurotower, alla luce delle ultime decisioni prese dal consiglio direttivo, si possono quindi riassumere come segue:
> Tassi di interesse ancora bassi per lungo tempo per la BCE
- il refi, o tasso di rifinanziamento dei pronti contro termine è stato fissato sempre al minimo storico dello 0,25 per cento, comunicato in precedenza sin dal mese di novembre 2013
- il tasso sui depositi a quota zero è stato fissato allo 0,75 per cento
- il tasso marginale non cambia dalla sua posizione dello 0,75 per cento.
> La BCE pronta ad intervenire nel corso della ripresa
Nessun cambio di rotta quindi per Mario Draghi, che ha confermato quanto anticipato anche nelle settimane precedenti, affermando che i tassi di interesse potranno rimanere su livelli bassi ancora per lungo tempo o potranno addirittura scendere rispetto ai livelli attuali, dal momento che non vi sono pericoli dal punto di vista dell’inflazione. I rischi per l’economia in questo periodo infatti appaiono a ribasso, anche se non smette di impensierire l’alto livello raggiunto dalla disoccupazione.
Il presidente della Banca Centrale Europea ha tuttavia invitato i governi a non concludere gli sforzi di consolidamento fiscale fatti in passato, che al momento hanno dato e stanno continuando a dare buoni frutti, sulla base di una riduzione del deficit che è stata pari al 3,2 per cento nel corso del 2013 e che è destinata a calare di altri 2,7 punti percentuali nel 2014.