Il periodo di franchigia di una carta di credito è quel periodo di tempo che può andare in genere da 20 a 30 giorni durante il quale su una carta di credito a saldo non vengono applicati interessi sulle spese effettuate.
In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto che esistono nel mondo bancario differenti tipologie di carta di credito, uno degli strumenti elettronici più utili per la gestione del denaro.
Questi tipi differenti di strumenti di pagamento sono costituiti dalle carte di debito, dalle carte di credito a saldo e dalle carte revolving.
> Come si usa una carta revolving
Quelle che vengono di norma concesse con i conti correnti sono carte di credito a saldo o carte di debito, che differiscono le une dalle altre per la maniera in cui vengono effettuati gli addebiti. Il questo post vedremo infatti in che cosa consiste il cosiddetto periodo di franchigia delle carte di credito a saldo.
> I rischi a cui sono soggette le carte di credito ricaricabili
Che cosa è il periodo di franchigia di una carta di credito
Il periodo di franchigia di una carta di credito è quel periodo di tempo che può andare in genere da 20 a 30 giorni durante il quale su una carta di credito a saldo non vengono applicati interessi sulle spese effettuate. Con le carte di credito a saldo l’addebito delle spese, infatti, non è immediato, ma avviene in genere verso la metà del mese successivo o in una data decisa dal titolare, ragione per cui se un cliente spende con la sua carta mille euro nel corso di un mese, pagherà effettivamente questi mille euro verso la metà del mese successivo, senza l’addebito di interessi, ottenendo in questo modo una forma di credito da parte della banca rispetto alla valuta di addebito.
Questo periodo di franchigia è quindi una opzione di norma concessa dalle banche e dagli istituiti di credito sulle carte di credito a saldo e non appartiene alla carte di debito, in cui l’addebito delle spese è immediato.
Alcune tipologie di carte revolving più evolute possono però essere caratterizzate da questa opzione, qualora il titolare decida di pagare l’intero saldo debitore alla fine del periodo e quindi di non avvalersi della modalità revolving per quel periodo di tempo.