Gli operatori di settore ritengono oggi che il non risolversi delle trattative immobiliari nelle compravendite possa dipendere anche da una non corretta valutazione degli immobili stessi. I dettagli e i rimedi.
Per molti anni il mattone, cioè l’investimento immobiliare, è stato una delle forme di risparmio preferite dagli italiani. Secondo le statistiche rilevate della Banca d’ Italia nel solo 2012 gli italiani hanno investito in immobili più di 5 miliardi di euro. Oggi però una esigenza dei cittadini che hanno subito la riduzione del potere di acquisto è stata quella della ricerca della liquidità.
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E un modo per ottenere capitale contante è oggi quello di vendere la secondo casa. Nel mercato immobiliare italiano si sta infatti affermando sempre di più il fenomeno secondo cui gli italiani sono portati a vendere le seconde case e le case delle vacanze acquistate in passato. L’ offerta delle case ha infatti subito un ricco incremento anche se nel corso del 2013 le compravendite delle abitazione sono calate ai livelli degli anni Ottanta.
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Si verifica quindi la presenza di offerte vantaggiose sui mutui ma anche di fattori che frenano l’ acquisto di un immobile, tra cui l’ aumento della imposizione fiscale sulle case. I tempi di vendita quindi si sono allungati e tendono a crescere anche gli sconti sul prezzo iniziale. Gli operatori di settore ritengono oggi che il non risolversi delle trattative immobiliari possa dipendere anche da una non corretta valutazione degli immobili stessi. Questo probabilmente non è il momento migliore di vendere le case, sia pure le seconde case, ma per massimizzare i profitti si possono applicare alcuni accorgimenti, come quello di consultare le quotazioni medie degli immobili, i listini e borsini dei prezzi e effettuare una stima selettiva di pregi e difetti dell’immobile.