E’ sicuramente semplice parlare di buoni investimenti quando la situazione macroeconomica si presenta estremamente positiva e la maggior parte delle soluzioni sembrano assicurare risultati incoraggianti. Ma quando le condizioni globali non sono rosee e bisogna fare attenzione a dove depositare i propri risparmi, quali sono le migliori scelte da operare per i propri investimenti?
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Se lo è chiesto anche William de Vijlder, Vice Chairman e Membro Executive Committee BNP Paribas Investment Partners che ha recentemente tenuto una conferenza a Milano proprio su questo tema, dedicata agli investitori professionali, tracciando un quadro completo sullo sfondo globale e sulle migliori occasioni da cogliere anche in un periodo di scarse opportunità.
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Dove e come investire nel secondo semestre del 2014
Secondo l’esperto, dunque, in tale contesto ogni investitore dovrebbe puntare ai seguenti quattro principali obiettivi:
- accrescere il reddito
- rivalutare il capitale
- conservare il capitale
- limitare i rischi a ribasso.
Per raggiungere il primo obiettivo, quello dell’accrescimento del reddito, si possono puntare bond high yield e mercati emergenti, azioni ad altro dividendo e società immobiliari quotate.
Per la rivalutazione del capitale si possono invece scegliere azioni europee e dei mercati emergenti, insieme ad obbligazioni dei mercati emergenti.
Per la conservazione del capitale si possono poi fare investimenti in bond governativi con la predilezione di scadenze brevi e medie e su corporate bond di alta qualità.
Per limitare infine i rischi dei ribassi occorre invece puntare su obbligazioni convertibili e una opportuna combinazione di titoli governativi e azioni.