Il progetto IEPC voluto dalle associazioni dei consumatori ha lo scopo di aiutare i cittadini a comprendere meglio l'utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici come le carte di credito, le carte di debito, i bancomat e le carte ricaricabili, al fine di incentivarne l'uso.
Dalle principali associazioni dei consumatori italiane arriva una utile iniziativa per aiutare i cittadini ad utilizzare la moneta elettronica. Si tratta di Italian E-Payment Coalition, il progetto voluto da associazioni quali Assoutenti, Cittadinanzattiva onlus, Confconsumatori e Movimento Difesa del Cittadino al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e istituzionale su questo tema.
> I Mondiali di Calcio 2014 incentivano l’uso delle carte di credito
Il progetto IEPC – così in breve – ha lo scopo di aiutare i cittadini a comprendere meglio l’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici come le carte di credito, le carte di debito, i bancomat e le carte ricaricabili, al fine di incentivarne l’uso. Un maggiore uso di questi strumenti e del denaro elettronico, infatti, favorisce anche una maggiore trasparenza dei conti e dei pagamenti e una minore diffusione di comportamenti illegali quali l’evasione fiscale.
> Bancomat e carte di credito saranno accettate da tutti i professionisti
L’economia sommersa in Italia, infatti, ha raggiunto il valore di un terzo del PIL nazionale, mentre i costi sociali di questo fenomeno sono arrivati a 60 miliardi di euro. La maggiore diffusione delle carte di credito, invece, avrebbe l’effetto di abbassare la pressione fiscale e di migliorare velocità e sicurezza nei pagamenti.
L’ Italian E-Payment Coalition si presenta quindi come un progetto ambizioso in un momento di grande interesse per il mondo della moneta elettronica, in cui si decidono regole e norme di fondamentale importanza per i consumatori. Come il Regolamento comunitario sulle commissioni interbancarie, che dalle prime avvisaglie sembra poter sfavorire i cittadini facendo aumentare i costi delle transazioni. Lo IEPC, allora, è finalizzato anche a tutelare gli utenti da tali decisioni.