Il prelievo forzoso deve essere interpretato come un meccanismo di sicurezza volto ad evitare possibili crisi globali sui mercati finanziari come già accaduto in passato. In Germania sarà attivo dal 2015.
Arrivano importanti novità per i correntisti tedeschi. Il parlamento tedesco ha infatti da poco approvato un disegno di legno che ammette il cosiddetto prelievo forzoso sui conti correnti bancari in caso di default degli istituti di credito. In Germania, cioè, qualora un istituto di credito fallisse, i clienti che hanno depositato presso la banca somme superiori a 100 mila euro subirebbero tale prelevamento.
> Il vertice UE approva l’intesa sull’unione bancaria raggiunta all’Ecofin
Tale provvedimento non è ancora attivo al momento ma dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1 gennaio 2015. Ad essere interessate sono tutte le banche tedesche, dal momento che questa decisione è stata presa di concerto con quelle relative alla unione bancaria europea che si va realizzando proprio in questo periodo. Il prelievo forzoso deve infatti essere interpretato come un meccanismo di sicurezza volto ad evitare possibili crisi globali sui mercati finanziari come già accaduto in passato.
> L’Eurogruppo trova un’intesa sull’unione bancaria
L’introduzione delle misura non ha però mancato di suscitare alcune polemiche, dal momento che ci si aspetta una sua estensione a tutti i paesi che hanno aderito alla convenzione dell’unione bancaria. Il Fondo Monetaria Internazionale, FMI, del resto, ritiene questa misura molto utile in caso di default degli stati e suggerisce la sua applicazione, in una percentuale del 10 per cento, in tutti quegli stati in cui si può profilare all’orizzonte il pericolo di una bancarotta.
Alla luce di ciò anche l’Italia, quindi, sarebbe interessata da tale provvedimento e insieme a lei altri 14 paesi dell’Eurozona per i quali esistono dei rischi sul bilancio nazionale.