Il Codacons, una delle principali associazioni dei consumatori, è stata da subito favorevole all'iniziativa, anche se ha tempestivamente rilevato una certa incongruenza e paradossalità nel testo di legge.
L’introduzione della nuova legge sulla obbligatorietà del dispositivo POS per tutti i commercianti e i liberi professionisti, a partire dalla fine del mese di giugno scorso, in modo tale da permettere ai clienti di effettuare attraverso gli strumenti di pagamento elettronici, come bancomat e carte di credito, i pagamenti di importo superiore a 30 euro, non ha mancato di suscitare opinioni contrastanti in Italia.
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Da una parte sta infatti la voce della Confesercenti, una delle principali associazioni di categoria dei commercianti, che lamenta come l’installazione del POS per gli esercenti e gli imprenditori contribuisca ad aggravare la situazione degli alti costi da sostenere per coloro che hanno aperto un’attività di tipo commerciale.
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Dall’altra parte sta invece la voce del Codacons, una delle principali associazioni dei consumatori, la quale è stata da subito favorevole all’iniziativa, anche se ha tempestivamente rilevato una certa incongruenza e paradossalità nel testo di legge. La normativa introdotta fino a questo momento infatti non prevede l’imposizione di alcuna sanzione per le categorie che non si adegueranno alla misura, non installando i dispositivi elettronici.
L’associazione dei consumatori allora suggerisce a questi ultimi, al fine di rendere più chiara la posizione dei cittadini, di rifiutarsi di pagare in contanti ogni qual volta l’importo della spesa superi i 30 euro. In questo modo tutti gli esercenti, gli artigiani e i liberi professionisti saranno obbligati a mettersi in regola e ci sarà una maggiore uniformità nell’applicazione della legge.