Il più diffuso strumento di acquisto di una nuova abitazione ancora oggi rimane il mutuo ipotecario ma si attenua il divario precedente esistente tra il prestito richiesto e l'effettivo valore dell'immobile.
In un post pubblicato prima di questo abbiamo visto quali sono state le ultime rilevazioni risultanti dall’inchiesta trimestrale sul mercato delle abitazioni in Italia condotta di recente dalla Banca d’Italia, da Tecnoborsa e dall’Agenzia delle Entrate (attraverso il suo Osservatorio del Mercato Immobiliare).
> L’andamento del mercato immobiliare nel terzo trimestre 2014
Dai risultati di questa indagine vediamo quindi quali sono stati gli altri elementi di novità di questo periodo nel mercato immobiliare italiano. Gli incarichi a vendere sono rimasti ad esempio stabili per quanto riguarda il saldo tra l’aumento e la diminuzione delle giacenze. Sono invece aumentati leggermente in nuovi mandati, con un incremento del 18 per cento.
> Continua la ripresa del mercato immobiliare e dei mutui nel 2014
Gli operatori hanno segnalato tuttavia una maggiore disponibilità all’acquisto e una minore percezione degli acquirenti nei confronti di prezzi di acquisto troppo elevati e dei venditori rispetto ad offerte troppo basse. Una buona notizia, ad esempio, è la diminuzione delle agenzie che hanno registrato una riduzione degli incarichi a causa della difficoltà dei potenziali compratori nell’accesso ad un mutuo. Anche la ripresa minima del mercato del credito sta quindi facendo la sua parte in relazione alla ripresa del mercato immobiliare.
Il più diffuso strumento di acquisto di una nuova abitazione ancora oggi rimane il mutuo ipotecario ma si attenua il divario precedente esistente tra il prestito richiesto e l’effettivo valore dell’immobile.
Per quanto riguarda infine le trattative e il margine di sconto, quest’ultimo è rimasto pressoché invariato, e non si sono state particolari accelerazioni anche sui tempi delle trattative.