L'Italia come l'Europa attraversa in questo momento un difficile periodo di stagnazione, di profonda mancanza di crescita, la quale si prospetta come un fenomeno non facile da risolvere.
Mancano ancora alcuni giorni alla riunione del board della Banca Centrale Europea, BCE, il quale si riunirà il prossimo 4 dicembre, ma dall’Italia il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan si esprime sulle condizioni del nostro paese. Difficili ancora una volta.
> La BCE pronta ad un possibile quantitative easing contro l’inflazione
L’Italia come l’Europa attraversa in questo momento un difficile periodo di stagnazione, di profonda mancanza di crescita, la quale si prospetta come un fenomeno non facile da risolvere. Per la crescita economica, infatti, non esiste al momento alcuna bacchetta magica, la quale possa improvvisamente ribaltare la situazione.
> Le possibili mosse della BCE per la ripresa economica
Di certo l’Italia in questo frangente è pronta ad utilizzare tutti gli strumenti per scongiurare il peggio. Uno de peggiori problemi che si affacciano all’orizzonte del nostro Paese è quello dell’inflazione, in quanto i dati dell’ultimo periodo mostrano un livello dello 0,3 per cento, ben al di sotto del target del 2 per cento proposto dalla stessa Banca Centrale Europea.
La dinamica dei prezzi in Italia e in Europa è quindi molto preoccupante e potrebbe rappresentare un ulteriore elemento di criticità anche nella creazione di nuovi posti di lavoro. Sia la domanda che l’offerta nel nostro paese si stanno mantenendo su livelli molto deboli. Un po’ tutta l’Europa si muove ancora verso il rischio di una possibile deflazione.
Per il momento quindi i segni di ripresa sono piccoli e molto deboli e non possono certo cambiare in positivo un clima che ancora desta segni di preoccupazione.