Tra prestiti personali e cessioni del quinto esistono delle sostanziali differenze in relazione alle caratteristiche di concessione. Ecco quali sono le principali.
Prestiti personali e cessioni del quinto sono oggi le due forme di credito preferite dai privati che hanno bisogno di ricevere un certo quantitativo di liquidità aggiuntiva da restituire poi in piccole rate, mese dopo mese. Ma tra queste due tipologie di finanziamento esistono delle sostanziali differenze. Ecco quali sono le principali.
> Cessioni del quinto sempre più richieste dagli italiani
I prestiti personali possono essere richiesti da qualunque soggetto percepente un reddito (come ad esempio i pensionati, i lavoratori dipendenti o i lavoratori autonomi), mentre le cessioni del quinto possono essere richieste soltanto dai pensionati e dai lavoratori dipendenti, coloro che hanno un reddito fisso e sicuro.
Ne consegue che i lavoratori autonomi alla ricerca di liquidità aggiuntiva potranno fare riferimento solo alla soluzione del prestito personale e non a quella della cessione del quinto.
> Le condizioni economiche delle cessioni del quinto
Se ci sono delle restrizioni in merito alla tipologia di lavoro svolto, per le cessioni del quinto ci sono però anche alcuni vantaggi. Queste forme di finanziamento, infatti, proprio in virtù delle loro caratteristiche possono essere richieste da anche da coloro che hanno avuto problemi di solvibilità, ovvero dai cosiddetti cattivi pagatori e dai soggetti protestati.
In più le cessioni del quinto vengono di norma concesse anche a coloro che sono particolarmente avanti con gli anni, mentre i prestiti difficilmente vengono concessi a persone con età superiore ai 70 anni, soprattutto se di durata molto estesa.
Le cessioni di quinto, infine, permettono di ottenere cifre maggiori rispetto ai prestiti personali.