Ecco qual è la procedura esatta per presentare un ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario nel caso in cui sorgano contenziosi di diverso tipo con banche o istituti di credito.
Nel caso in cui sorgano dei contenziosi di diversa natura con le banche o gli istituti di credito dei quali si è clienti, è possibile presentare un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario per risolvere la situazione in modo più veloce e economico rispetto alla tradizionale strada prevista per le vie legali, quella che passa attraverso avvocati e tribunali.
Vediamo quindi quale è esattamente la procedura da seguire per presentare un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario.
> Che cos’è l’Arbitro Bancario Finanziario – ABF
Come presentare un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario
Nel caso in cui un cliente sia stato interessato da un problema con la banca o un disservizio rispetto quanto pattuito in origine, è possibile presentare un reclamo scritto alla banca in cui si spiega l’accaduto e il proprio punto di vista. Se la banca o l’istituto di credito non risponde al reclamo entro i 30 giorni previsti dalla legge, ci si può rivolgere all’Arbitro Bancario Finanziario.
> Come funziona il ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario
Rivolgendosi all’Arbitro Bancario Finanziario sarà quindi necessario presentare la seguente documentazione:
- il modulo di richiesta dell’arbitrato
- la documentazione relativa al reclamo presentato e al ricorso
- l’attestazione di pagamento del contributo che deve essere presentato alla Banca d’Italia al fine di ricorrere ai servizi dell’Arbitro Bancario Finanziario, contributo che sarà restituito al momento dell’accoglimento della domanda.
La banca è tenuta a rispondere all’ABF entro 45 giorni dalla presentazione della domanda, presentando memorie o controdeduzioni e entro 60 giorni dal ricevimento della documentazione da parte della banca anche l’ABF si pronuncerà in merito al ricorso. In seguito la banca avrà un tempo limitato per adempiere a quanto previsto dalla decisione dell’Arbitro.
