La Banca Centrale europea non modifica il valore dei tassi di interesse

di Gianfilippo Verbani Commenta

Non sono state modificate le posizioni impostate a settembre 2014 per i tassi di interesse relativi ai prestiti marginali e quelli relativi ai depositi bancari da parte della BCE.


 In un momento di grande attesa per la politica monetaria internazionale, in cui tutti i riflettori sono puntati verso le decisioni della Banca Centrale Europea, che ha da poco attivato il programma di acquisti di titoli di stato, l’ atteso quantitative easing, il cui scopo è quello di far crescere l’

inflazione entro il 2016, è opportuno vedere anche quali sono state le decisioni dell’ Eurotower in merito al valore dei tassi di interesse.

La BCE decide per il quantitative easing

Questi ultimi in generale non sono stati toccati dalle più recenti decisioni in fatto di politica monetaria. La Banca Centrale Europea ha infatti deciso di lasciare il tasso di rifinanziamento sul valore di minimo storico dello 0,05 per cento, non andando a modificare la situazione che era stata decisa nel mese di settembre scorso, al quale risale l’ ultima importante modifica del 2014.

Cosa prevede il quantitative easing della BCE

Non sono state modificate inoltre le posizioni impostate in quella stessa data per i tassi di interesse relativi ai prestiti marginali e quelli relativi ai depositi bancari, che restano rispettivamente su un valore dello 0,30 per cento e dello 0,20 per cento. Le banche, quindi, anche per i prossimi mesi, continueranno a pagare un certo interesse per tenere ferma la propria liquidità presso la Banca Centrale di Francoforte.

Sono stati però modificati i parametri delle aste TLTRO, altra forma di liquidità offerta a famiglie e imprese. Il rendimento richiesto di queste aste è stato infatti abbassato a quello del tasso di rifinanziamento, cioè allo 0,05 per cento. Ad ogni modo, secondo gli analisti la ripresa dell’ Eurozona dovrebbe essere comunque piuttosto lenta, a causa del perdurare della disoccupazione.