Nell'ultimo mese del 2014 i prestiti alle imprese hanno avuto in generale un incremento pari al 7.4 per cento, con buone notizie sia per le ditte individuali, sia per le società di capitale.
Una legge dell’economia dice che se le banche e gli istituti di credito non concedono prestiti alle imprese, queste ultime molto più difficilmente saranno propense a investire nell’economia reale. Ed è proprio questo stato di cose che si verifica da diverso tempo in Italia, dove la morsa del credit crunch non ha concesso sconti.
Eppure qualcosa sta forse cambiando e a partire dalla fine dello scorso anno i prestiti stanno ricominciando a salire. Lo confermano i dati del barometro del Crif relativi agli ultimi mesi del 2014.
> Riparte la domanda di credito da parte delle imprese
Basta infatti guardare anche soltanto i dati relativi al mese di dicembre. Nell’ultimo mese del 2014 i prestiti alle imprese hanno avuto in generale un incremento pari al 7.4 per cento, con buone notizie sia per le ditte individuali, le quali hanno ricevuto il 6,6 per cento di prestiti in più rispetto al passato, ma anche per le società di capitale, le quali hanno avuto un incremento del 7,9 per cento dei finanziamenti erogati.
> I prestiti alle imprese sono diminuiti di 6 miliardi nel 2014
Le aziende italiane, quindi, ancora oggi, continuano a rivolgersi alle banche, le quali sono più propense alla concessione del credito anche per motivi relativi alla spinta del denaro circolante. Gli importi medi richiesti in questo stesso periodo di tempo sono diminuiti dell’1,6 per cento rispetto al 2013, arrivando a toccar solo poco più di 69 mila euro, mentre diminuiscono anche le percentuali relative al grado di solvibilità delle imprese che chiedono prestiti alle banche.
Per questo gli operatori di settore sono ancora molto cauti nel parlare di una vera ripresa.