Frena la corsa a surroghe e rinegoziazioni: i grafici e le spiegazioni di Professione finanza sull'andamento dei tassi.
Sembrava che tutto dovesse ruotare attorno a surroghe e rinegoziazioni ma così non è visto che adesso anche questi strumenti hanno subito una battuta d’arresto. Ecco un’analisi proposta sul nuovo panorama dei mutui, tenendo conto dei dati dell’Euribor.
Il QE innescato da Mario Draghi ha avuto, tra gli altri, l’effetto di schiacciare i tassi Eurirs fino ai minimi storici, toccati a metà Aprile.
L’Eurirs è il tasso a cui si fa riferimento per la stipula dei mutui a tasso fisso. Questo ha fatto partire la rincorsa alla stipula di nuovi finanziamenti ipotecari e alla surroga o rinegoziazione di vecchi finanziamenti, con netti vantaggi.
A metà Aprile qualcosa è cambiato. I tassi Eurirs che in quattro settimane hanno visto un rialzo di circa 60 punti base. Ecco un grafico di Professione finanza:
Operativamente, la ritrovata convenienza nel rinegoziare i contratti di finanziamento ipotecari o nel stipularne di nuovi puntando sul tasso fisso sta svanendo in fretta. Trasversalmente le previsioni sull’Euribor, il tasso di riferimento per i finanziamenti a tasso variabile, vedono i tassi schiacciati sullo 0 per un ulteriore periodo di 2 o 3 anni.
Si rinnova quindi il classico enigma: tasso fisso o tasso variabile?