Polizza casalinghe, cercasi nuovi assicurati dopo il vistoso calo di adesioni: oggi ci sono soltanto 1,2 milioni di assicurati contro infortuni domestici.
La polizza casalinghe è in crisi perché a fronte di una richiesta esigua di soldi, appena 12,91 euro all’anno, i consumatori non percepiscono i vantaggi reali di questa assicurazione e ritengono che sia troppo complicato ricevere anche il vitalizio.
La polizza casalinghe è stata istituita da una legge del 1999, la prima in Europa ad inserire nell’ordinamento di uno stato un’assicurazione obbligatoria. I prezzi sono contenuti considerando che la platea di riferimento – stimata in 5-6 milioni di italiani – non ha un lavoro. Chi sottoscrive questa polizza, infatti, non deve avere vincoli di subordinazione e deve occuparsi in via esclusiva dei familiari e della casa.
> Entro fine mese l’assicurazione per infortuni domestici
Da qualche anno questa polizza, che ricordiamo è obbligatoria per tutti coloro che rientrano nei requisiti e hanno compiuto 18 anni ma non hanno ancora superato i 65, ha subito un calo di appeal. In pratica il numero degli assicurati è in costante decremento.
Se nel 2008 si parlava di 2,2 milioni di assicurati, nel 2012 erano già scesi a 1,6 milioni e sono diventati 1,2 milioni nel 2014. Una percentuale così bassa a che ha fatto scattare l’allarme dell’INAIL e ha richiesto un investimento di risorse nella pubblicità del premio in questione.
Il problema non è nella scarsa conoscenza del prodotto ma negli effettivi vantaggi che un assicurato può avere: l’assicurazione infatti copre dagli infortuni ma per accedere alla rendita minima bisogna aver riportato un’invalidità del 27 per cento che vuol dire aver perso completamente un pollice o un occhio (tanto per fare qualche esempio). La rendita che si ottiene poi è di 186,17 euro che possono arrivare a 1292,90 euro soltanto in caso di invalidità al 100%. Insomma non è questione di conoscenza. O forse è proprio per quello che sono calate le adesioni? I consumatori lamentano anche l’assenza di multe.