Come abbiamo già avuto modo di constatare in passato, le carte prepagate vengono proposte ai risparmiatori focalizzando (da parte dell’istituto che le emette) l’attenzione su due particolari: la praticità delle stesse e soprattutto la loro sicurezza. Quest’ultima è garantita dall’esistenza di un PIN, codice numerico che il titolare è invitato a custodire gelosamente, oltreché dall’esistenza di alcuni massimali di ricarica, così che in caso – comunque poco probabile – di truffa la perdita possa essere limitata ad una cifra non eccessiva. Per tutti coloro i quali volessero una carta prepagata, ricaricabile e pure “modesta”, nel senso che le sue caratteristiche rappresentano un vincolo all’utilizzo, BPER va alla carica. Con Karica!
“Karica è uno strumento di pagamento pratico e sicuro per prelevare contante in tutti gli sportelli Bancomat e per pagare beni e servizi nei negozi dotati di terminale Pos”, come leggiamo nel sito. In sostanza c’è un silos, creato dal risparmiatore, rappresentato da una cifra a scelta. Da questo silos si va a scalare di pagamento in pagamento, con la possibilità di ricostruire in ogni momento la “base” andando a ricaricare la carta. Proseguendo nella lettura, scopriamo che “Grazie alle sue caratteristiche, Karica si rivolge soprattutto a quei clienti che viaggiano poco, o prevalentemente in Italia”. Già, ecco il limite rispetto alla sorella PayUp: la carta può essere utilizzata esclusivamente in Italia.
Ma allora perché dovremmo sceglierla? Perché la limitazione all’interno dei confini nazionali consente di abbattere i costi: sia il costo di ricarica, e considerata la frequenza della stessa non è un vantaggio da poco, sia l’una tantum per l’acquisto della stessa carta Kalibra (6 €uro, validità 3 anni). L’assenza di una firma consente l’utilizzo della carta stessa anche ai minori, fino ad un minimo di 11 anni di età, ed anche il taglio minimo di ricarica (20 €uro) è stato pensato appositamente per andare incontro alle possibilità di spesa concesse da un genitore. Quanto qualità, a fronte di qualche piccolo limite…