La tariffa Italia è a rischio, le agenzie assicurative ci mettono lo zampino e non vogliono che sia approvata una legge che lederebbe i loro guadagni
La tariffa Italia è diventata rischiosa per le assicurazioni, per le compagnie assicurative, però, non per i cittadini. Per loro ci sarebbero soltanto vantaggi nell’uniformità dei costi in tutto lo Stivale. È naturale immaginare le reticenze di chi opera nei territori in cui le polizze hanno raggiunto livelli stratosferici.
Sembra che a mettersi di traverso contro l’approvazione della legge, siano alcune lobbies. Ne parla un portavoce del Movimento Cinque Stelle in Parlamento e riassume tutto così Assicurazione.it:
> Le critiche alla tariffa Italia
sono in corso pressioni fortissime da parte delle lobby delle assicurazioni ma i promotori della Tariffa Italia, che alla Camera ha ricevuto un consenso pressoché bipartisan, tengono duro e sono pronti alle barricate in Senato. In particolare Sergio Puglia del Movimento 5 Stelle, uno dei più accaniti sostenitori del provvedimento, teme che con un colpo di spugna si voglia cancellare una battaglia portata avanti da anni da milioni di cittadini: “I referenti delle principali imprese assicuratrici si sono resi artefici di una vera e propria minaccia nei confronti nostri e degli italiani: se non eliminiamo la norma sulla Tariffa Italia eleveranno al massimo consentito, in tutto il Paese, il premio minimo per la responsabilità civile auto. Ma noi ai ricatti non ci pieghiamo e dopo essere riusciti a far passare la norma all’esame della Camera, intendiamo portare a buon fine questa battaglia di civiltà e democrazia”. Non sarà facile.
Tariffa Italia avrebbe il merito di eliminare le diseguaglianze geografiche equiparando il premio della responsabilità civile in tutto il territorio nazionale, ovviamente in presenza di determinati requisiti.